Se ti trovi ad affrontare il problema dei tarli in casa, sicuramente avrai già fatto qualche ricerca e ti sarai imbattuto in decine e decine di pagine che descrivono i rimedi della nonna più usati contro i tarli del legno.
Oli essenziali di lavanda, eucalipto, cedro, aceto bianco, naftalina e candeggina. I metodi fai da te naturali e non per combattere i tarli che vengono descritti sul web sono molti, ma funzionano veramente? I metodi naturali ed i metodi delle nostre nonne sono efficaci per eliminare una infestazione da tarli nella nostra casa? Proprio per affrontare una volta per tutte questo argomento e chiarire quale sia la reale efficacia di questo argomento abbiamo deciso di analizzare quelli che sono i metodi antitarlo fai da te più diffusi.
1. ESSENZE DI LAVANDA, EUCALIPTO, CEDRO, AGRUMI, CHIODI DI GAROFANO ed altri
L'impiego di oli essenziali è sempre al primo posto nella lotta contro gli insetti. Nelle case delle nostre nonne non mancavano mai sacchettini di lavanda ed altre essenze posizionate negli armadi o in altri punti della casa per profumare e tener lontani gli insetti. In effetti si tratta di un modo decisamente naturale e piacevole di profumare gli ambienti ed i mobili e probabilmente anche di qualche efficacia per tener lontani alcuni insetti come le tarme dei vestiti. Ma attenzione a non confondere le tarme con i tarli!
Gli oli essenziali, anche se usati in grande quantità e nei punti giusti, non hanno nessun potere per eliminare una infestazione in atto. Queste sostanze infatti non uccidono i tarli, nè le larve nè le uova. Inoltre non provocano alcun fastidio per i tarli, quindi sono inefficaci sia per allontanarli se sono già presenti che per evitare che entrino in casa.
Anche l'eucalipto che fino a qualche anno fa era presente nelle lozioni da iniettare nel legno per eliminare i tarli, ha dimostrato di non avere altra efficacia se non quella di essere un ottimo trattamento per il legno, in grado questo sì di farlo risplendere.
2. ACETO
L'eceto è un potente rimedio molto usato per le pulizie casalinghe. Ottimo per combattere il calcare, lucidare, sgrassare, pulire. Gli usi che si possono fare dell'aceto sono davvero tanti, per questo non sorprende che molti abbiano pensato di impiegarlo anche per combattere i tarli.
L'impiego come antitarlo prevede di iniettare l'aceto, magari miscelato con oli essenziali di lavanda e/o succo di limone, nei forellini lasciati dai tarli sul legno, e di cospargere tutto il legno. L'operazione andrebbe ripetuta per giorni e giorni fino alla scomparsa dell'infestazione.
Purtroppo qualsiasi metodo che preveda l'iniezione di sostanze nei fori lasciati dai tarli non è di alcuna efficacia, poichè quelli sono i fori di uscita del tarlo adulto. In quel punto non ci sono più nè uova nè larve. Per questo il rimedio è inefficace. Non si riesce con tali metodi a penetrare i profondità il legno fino ad uccidere uova e larve.
3. NAFTALINA
La naftalina è un'altra di quelle sostanze che erano spesso presenti negli armadi delle nonne. La naftalina era usata per tenere lontano le tarme, quindi ancora una volta il suo impiego deriva dalla confusione tra tarme e tarli. In questo caso non si tratta però di un'essenza naturale ma di una sostanza tossica, pericolosa per l'uomo, il cui uso quindi non dovrebbe essere fatto con leggerezza.
4. AMMONIACA E CANDEGGINA
Ammoniaca e candeggina sono due sostanze chimiche molto potenti, sicuramente in grado di uccidere gli insetti con i quali vengono a contatto. Allora usare ammoniaca o candeggina contro i tarli funziona? In realtà queste sostanze possono avere successo se ben usate e in determinati casi... ma attenzione perchè sono anche sostanze molto potenti e soprattutto nocive.
Chiariamo subito che come per gli altri rimedi di cui abbiamo già parlato, anche ammoniaca e candeggina non sono in grado di penetrare in profondità il legno. E ancora una volta, iniettare queste sostanze dai forellini creati dai tarli non è la soluzione giusta perchè comunque si raggiungerebbe un'area limitata e spesso le gallerie sono ostruite dal rosume. Per questo l'iniezione non è la soluzione.
Ammoniaca e candeggina possono piuttosto essere impiegate in una sorta di camera a gas per trattare piccoli mobili (es. un comodino, una sedia). Certo questo metodo non è utilizzabile per trattare ad esempio le travi di un tetto perchè si corre il rischio di una pericolosa intossicazione.
5. INSETTICIDA ANTITARLO FAI DA TE
Infine due parole sugli insetticidi antitarlo in commercio. Nei centri di bricolage e fai da te è disponibile una vasta gamma di prodotti antitarlo da applicare a pennello, a spruzzo o da iniettare. In tutti i casi si tratta di prodotti chimici tossici da maneggiare con estrema cautela e nel rispetto di quanto riportato in etichetta. Per quanto riguarda la loro efficacia, resta il problema della loro penetrazione in profondità nel legno, per cui è importante valutare bene estenzione e caratteristiche dell'infestazione prima di farne uso. Generalmente si tratta di prodotti molto efficaci nel prevenire le infestazioni, o le reinfestazioni di tarli, ma difficilmente risolutivi in caso di infestazioni già radicate.
E allora come eliminare i tarli?
Ci dispiace doverlo dire, ma purtroppo eliminare i tarli con il fai da te non è quasi mai possibile. I rimedi naturali della nonna non sono efficaci ed i prodotti chimici difficilmente possono sortire l'effetto desiderato, mentre sono estremamente pericolosi per la salute.
Per queste ragioni il nostro consiglio è sempre di rivolgersi ad uno specialista di disinfestazione tarli per un sopralluogo. Un esperto sarà in grado di valutare l'effettiva gravità dell'infestazione e risolverla in modo definitivo. Dopodichè potrete usare alcuni di questi metodi per prevenire reinfestazioni, questo si, ma sempre consultando il vostro esperto di fiducia per consigli sui trattamenti antitarlo preventivi più efficaci.
Pensi di avere tarli in casa? Chiamaci per un sopralluogo gratuito: 3716946004